La fattibilità di un mutuo si basa principalmente sulla capacità del richiedente di rimborsare l’importo erogato. In pratica, vengono analizzati reddito, contratti di lavoro, eventuali garanzie aggiuntive e, talvolta, anche lo storico creditizio. Tra i principali indicatori utilizzati per valutare la sostenibilità di una rata ci sono il rapporto tra rata mensile e reddito disponibile (solitamente non dovrebbe superare il 30-35%) e il rapporto tra capitale da finanziare e valore dell’immobile, denominato Loan to Value (LTV)
La fattibilità di una richiesta di mutuo consente di conoscere in maniera anticipata e quasi certa la buona riuscita della richiesta di mutuo ad una banca. Nella richiesta di mutuo la valutazione della fattibilità consente al richiedente di comprendere la percentuale di riuscita, non solo, è possibile anticipatamente andare a scegliere l’istituto di credito più idoneo per ottenere il finanziamento in relazione al nostro LTV.
Conoscere anticipatamente la fattibilità permette di evitare il rifiuto di richiesta da parte di alcune banche per le quali non rientriamo nei canoni di finanziamento della stessa, come nel caso di un mutuo al 100% o di un mutuo per l’acquisto della prima casa. Scegliendo la banca opportuna si può ridurre il tempo di attesa della risposta.
La fattibilità del mutuo svolta dalle banche è importante da un punto di vista macroeconomico. Infatti gli enti concedenti finanza (in questo caso le banche) devono essere certe dell’affidabilità del soggetto che la riceve, questo perché se i soldi prestati non tornassero a chi in origine li ha prestati, il prestatore difficilmente tenderebbe a prestare in futuro e qualora lo facesse, lo farebbe ad un tasso di interesse non competitivo. La mancata circolazione del denaro comporterebbe l’arresto dell’economia stessa e la relativa crisi (vedi nel 2008).
La fattibilità allo stesso tempo è importante per il soggetto richiedente che conoscendo la sua attuale posizione economico – finanziaria potrà indirizzare la propria richiesta ad una banca idonea a soddisfare le sue richieste.
La fattibilità di un mutuo e la predelibera sono due fasi distinte della richiesta di mutuo. La prima si ha in origine, dunque quando si va a valutare la posizione del cliente, in linea generale, ovvero se meritevole o no di ottenere un mutuo/finanziamento. Mentre la predelibera è una fase successiva, nello specifico abbiamo già presentato la richiesta di verifica ad un istituto di credito il quale valuterà la nostra meritevolezza in relazione ai propri canoni di valutazione.
Conoscere la nostra attuale fattibilità di ottenere un mutuo ci permette, in primis di sistemare tutti gli aspetti che potrebbero compromettere la nostra richiesta, di conseguenza scegliere un istituto di credito in linea con la nostra richiesta evitando di provare a richiedere un mutuo in tutte le banche limitando così la riuscita della nostra operazione perdendo ulteriore tempo.
Conoscere la fattibilità del mutuo ci permette anche di avere una maggiore forza nella trattativa con il venditore, non solo, sarà possibile anche effettuare il compromesso di vendita con una maggiore serenità.
I principali fattori che influenzano la fattibilità del mutuo sono:
La fattibilità del mutuo si calcola in via preliminare, individuando il rapporto di lavoro del richiedente, successivamente il calcolo dello stipendio dal CU. Un valore individuato, si calcola il RRR pari al 30% per individuare quanto massimo possiamo impegnarci, se presenti alcuni finanziamenti bisogna sottrarre da tale valore le rate degli impegni già esistenti. Gli ultimi passaggi sono il calcolo delle soglie di sussistenza, l’individuazione della rata per la richiesta di mutuo e la verifica in CRIF.
Per migliorare la propria fattibilità di mutuo sarebbe ottimale dimostrare alla banca di aver ripagato sempre e puntualmente delle rate, dimostrare di aver un buon saldo conto per valutare la capacità di risparmio, la dimostrazione tramite l’estratto contributivo INPS di aver sempre lavorato e che attualmente il rapporto di lavoro è stabile così come il reddito percepito. I documenti da avere sempre pronti sono le ultime tre buste paghe, ISEE, CU, documenti personali, certificato di stato libero mentre se autonomo, le ultime due dichiarazioni e se lavoriamo sotto mandato, anche il mandato della società mandante.