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Mutuo a tasso variabile: scegli il mutuo migliore per le tue esigenze!

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Il mutuo a tasso variabile è una tipologia di contratto utilizzato mediamente per l’acquisto di un immobile sia che esso sia residenziale o piuttosto commerciale. Si caratterizza per il calcolo del tasso di interesse che il mutuatario deve corrispondere, solitamente mensilmente, fino allo scadere del contratto.

Oggi se ne parla spesso, soprattutto visto l’andamento altalenante dei tassi negli ultimi mesi. In tanti ci avete manifestato dubbi, perplessità per questa tipologia di mutuo che però, presenta diversi aspetti positivi. Vale la pena sottoscrivere un tasso variabile o è preferibile un mutuo a tasso fisso?

All’interno di questo articolo andremo a descrivere meglio cos’è un mutuo a tasso variabile e perché può essere la scelta giusta per te in un determinato momento del mercato .

Il mutuo a tasso variabile è una tipologia di contratto utilizzato mediamente per l’acquisto di un immobile sia che esso sia residenziale o piuttosto commerciale. Si caratterizza per il calcolo del tasso di interesse che il mutuatario deve corrispondere, solitamente mensilmente, fino allo scadere del contratto.

La particolarità di questo contratto risiede nel tasso di interesse fissato il giorno dell’atto notarile, il quale non sarà costante per tutta la vita del finanziamento, ma varierà nel tempo sia in positivo che in negativo a seconda dell’andamento dell’indice di riferimento (Euribor).

Di mutuo a tasso variabile ne esistono varie tipologie, infatti è prassi delle banche, dare più opzioni al cliente che decide di rivolgersi all’istituto bancario. Alcuni esempi sono:

  • Il tasso variabile puro, si caratterizza per la parte variabile del contratto riguardante il tasso di interesse che varia a secondo delle condizioni macroeconomiche e di conseguenza delle politiche monetarie adottate.
  • Il tasso variabile con CAP, in questo caso il tasso di interesse è sempre variabile a seconda delle condizioni di mercato ma al momento della stipula viene scelto un tasso limite che non può essere superato, individuando di conseguenza la rata massima che il nostro finanziamento potrà assumere.
    Le banche in questo tipo di contratto sono solite applicare anche un cosiddetto “FLOOR” che permette al tasso di interesse di non scendere sotto una certa soglia quando i tassi si abbassano fortemente. 
  • Tasso Variabile con rata costante, in questo caso la rata scelta al momento della stipula rimarrà costante per tutto l’arco del finanziamento, il nostro tasso di riferimento varierà comunque negli anni, ma non la nostra rata. 

Con questo tipo di mutuo la rata rimarrà sempre costante, ma sarà invece la durata che può subire delle modifiche a seconda dell’andamento dei tassi di interesse.

  • Il tasso può essere anche misto. in questo caso sarà possibile scegliere di applicare un tasso fisso o un tasso variabile a seconda delle esigenze del contraente. Il diritto di cambio non può essere però esercitato liberamente, ma viene concesso a determinate scadenza prefissate all’interno del piano di ammortamento. 

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In questa tabella puoi trovare riassunti i vantaggi e gli svantaggi di un mutuo a tasso variabile.

Come puoi vedere, non esiste un prodotto vantaggioso in termini assoluti, ma dipende da una serie di fattori che devono essere analizzati da dei professionisti del credito. TassoMutuo si occupa di aiutarti a trovare la migliore soluzione per le tue esigenze finanziarie.

L’Euribor è l’indice di riferimento per il tasso variabile, per cui gli interessi corrisposti dal mutuatario seguiranno il trend dell’Euribor. Questo viene definito come tasso interbancario medio applicato dalle banche dell’Unione Europea ai depositi, a questo va aggiunto lo spread che rappresenta la percentuale che ogni specifica banca decide di aggiungere quale proprio ricavo entro i limiti del tasso di usura. 

L’andamento dei mutui a tasso variabile

L’Euribor è direttamente collegato all’andamento del costo del denaro, negli ultimi tempi si è visto un forte trend a rialzo dei tassi interessi, questo in conseguenza all’aumento del tasso inflattivo. La BCE, che decide il livello del costo del denaro, per contrapporsi all’inflazione ha sistematicamente nel corso del 2023, aumentato il costo del denaro al fine di frenare la corsa all’indebitamento, limitando il potere di acquisto dei consumatori.

(puoi guardare l’andamento dell’Euriborqui)

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La scelta del tasso variabile non deve trarre in inganno, inizialmente potrebbe sembrare facilmente accessibile e sostenibile ed in altri momenti, come quello attuale, potrebbe sembrare particolarmente oneroso, in realtà entrambe le situazioni devono essere soppesate a dovere.

Facciamo un esempio per fare chiarezza:

Se avessimo acquistato un immobile dal valore di 150.000€all’inizio della crisi finanziaria del 2008  prendendo in considerazione un mutuo di 30 anni avremmo avuto inizialmente una rata di 843,33€, ma ad inizio del 2010 la nostra rata sarebbe stata pari a 476€ una differenza di quasi 400€ nel giro di due anni. Questa situazione sarebbe perdurata fino al periodo post-covid attuale con la ripresa del rally dei tassi di interesse, che si attestano attualmente comunque ad un livello inferiore rispetto al periodo antecedente alla crisi del 2008.

Da questo esempio si comprende che la scelta del tasso variabile può essere una scelta conveniente, perché in determinate fasi economiche permette un importante risparmio mensile in relazione agli interessi, ma allo stesso tempo in fasi come quelle attuali con un’inflazione che si sta stabilizzando ed un continuo aumento del costo del denaro comporta rate mensili che possono addirittura raddoppiare.

Il mutuo a tasso variabile non è comunque una scelta definitiva nella vita del contraente, egli infatti potrà senza particolari difficoltà passare ad un mutuo a tasso fisso, scegliendo il tasso misto oppure facendo ricorso alla Surrogazione, passando ad un’altra banca e cambiando anche la tipologia di tasso.

La surroga è una tipologia di contratto, non solo legato al mondo bancario, viene utilizzato in questo settore per spostare il proprio impegno da una banca A ad una Banca B beneficiando di un tasso di interesse più basso. La surroga non è sempre possibile, è necessario che la somma da restituire sia inferiore all’80% del mutuo contratto, quindi laddove sia stato richiesto un mutuo al 100% dovremo aver corrisposto almeno il 20% del debito. Non solo sarà necessario che anche l’immobile abbia una capienza tale da poter fungere come garanzia idonea.

Il fatto di aver contratto un mutuo precedentemente non è garanzia di ottenere la surroga perché nel frattempo potrebbero essere sorte dinamiche finanziarie e personali tali da impedire la surrogazione.

Per il cliente è importante ricordare che è una pratica quasi a costo 0 rispetto ad un mutuo per acquisto.

Il mutuo a tasso variabile è conveniente principalmente in due momenti:

  • Quando i tassi di interesse sono a livelli mediamente bassi e si prospetta un periodo perdurante di questi livelli
  • Quando siamo indicativamente ad un livello massimo dei tassi di interesse e nei prossimi anni si prevede un forte ribasso

Per quanto riguarda le caratteristiche del contraente è importante che abbia un reddito fisso, medio-alto, così da poter sostenere un eventuale rialzo dei tassi, nel caso in cui il reddito sia variabile è importante che abbia una media stabile idonea a sostenere eventuali rialzi.

Dunque il mutuo a tasso variabile è consigliato a quei consumatori che sono pronti a sopportare un aumento del tasso di interesse e conseguentemente della rata mensile, che durante la vita del finanziamento riescono ad accantonare delle somme mensilmente che nei periodi di forte rialzo aiuteranno il consumatore nel ripagare il debito contratto.

Il nostro team  Analyst di TassoMutuo, il portale ideato da Euroansa per offrire i propri servizi ad un bacino più ampio di consumatori conta di poter affidarsi a più di 800 collaboratori della rete. Esperti nel settore della mediazione creditizia, vantiamo un’esperienza ventennale nel campo finanziario. Euroansa è una delle principali società nel campo della mediazione creditizia in Italia, e può contare sulla collaborazione di oltre 130 istituti bancari, dalle locali BCC ai principali gruppi bancari internazionali.

Visti i recenti andamenti viene quindi da chiedersi se la scelta del mutuo debba ricadere principalmente su un tasso fisso piuttosto che un tasso variabile.

Il 2024 potrebbe essere l’anno in cui vedremo un decisivo freno alrally dei tassi di interesse, anche se secondo molti analisti i tassi odierni sono i regolari tassi che dovrebbero essere presenti sul mercato. L’anno in corso potrebbe vedere una vera e propria diminuzione dei tassi, un’occasione che i contraenti di mutuo a tasso variabile potrebbero sfruttare per ridurre la percentuale di interesse pagata attualmente.

In sostanza, la risposta definitiva, come nella maggior parte delle scelte finanziarie delle persone non esiste. La scelta dipende molto dai fattori personali dei contraenti, non solo meramente economici ma anche emotivi, devono essere disposti laddove scelgano il tasso variabile a sopportare forti rialzi come in questi momenti, qualunque sia la scelta è fondamentale farla con cognizione di causa, facendosi affiancare da professionisti del settore.

Il mutuo a tasso variabile potrebbe essere una scelta valutabile, nonostante un tasso di interesse significativamente elevato, questo in virtù del fatto che la BCE, sembra decisa prossimamente a rallentare la morsa sulla politica monetaria. In realtà questo è un principio valido in tutte le fasi economiche dato che si ripetono ciclicamente. 

Dunque nel prossimo futuro, come già si prospetta in questi giorni, il livello dell’Euribor potrebbe vedere una significativa riduzione portando ad una interessante riduzione della rata mensile.

Noi di TassoMutuo ti permettiamo di calcolare la tua rete mensile in tempo reale ed essere supportato telefonicamente in maniera gratuita da un nostro consulente.

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